Le competenze trasversali per fare la differenza. In particolare come comunicare meglio, come gestire il tempo, come analizzare un contesto e, non ultimo, come cambiare punti di vista.
Oltre 40 titoli sia tecnici che di narrativa con relative recensioni per accompagnarti nella scelta di uno o più libri.
Libri che hanno la potenzialità di accrescere le competenze trasversali, quelle che fanno davvero la differenza in un professionista e nella vita e che faranno la differenza in futuro nel mondo del lavoro.
Punta sulle soft skills!

Perché tanti uomini incompetenti diventano leader? (e come porvi rimedio)
Si deve ripartire dai processi di selezione e comprendere che la ricerca “ossessiva” del carisma ci ha portato ad avere leader incapaci.

“Intelligenza emotiva” di Daniel Goleman.
Un libro da avere, da leggere e rileggere. Il primo di una fortunata e meritata serie.

Chiediamo e ci viene chiesto “quanto lavori?” e quasi mai “come lavori?”. Lavoriamo duro, ma di rado ci chiediamo se stiamo lavorando bene.

“Diventa chi sei” di Emilie Wapnick.
Si rivolge a coloro che, avendo molteplici passioni ed interessi, si occupano contemporaneamente di tanti progetti.

“Cecità” di Saramago è un libro molto attuale e fonte di grandi illuminazioni. La cecità come una stato dell’essere umano. Perché cecità è anche “vivere in un mondo dove non vi sia più speranza”.

“Io sono OK, tu sei OK” è un saggio dello psichiatra statunitense Thomas Anthony Harris. Si basa sulla teoria psicologica dell’Analisi Transazionale.

“A che gioco giochiamo” di Eric Berne fa parte dei fondamentali dell’Analisi Transazionale.

Un libro che non fa solo la differenza sul mondo del lavoro, ma in quello che deciderete di essere a 20 come a 50 anni.

“Leadership emotiva”, di Goleman.
Lo scopo principale di un leader è quello di prendere decisioni ottimali. La sola bussola è l’Intelligenza Emotiva.

Un libro molto utile per affrontare situazioni interpersonali complesse, attraverso l’utilizzo del modello analitico transazionale, molto intuitivo e di facile comprensione.

“L’analisi transazionale. Guida alla psicologia dei rapporti umani” è uno dei primi libri a cui ci si approccia studiando l’Analisi Transazionale.

Si parla di strategia militare, ma questo libro è stato utilizzato da moltissime aziende in ogni parte del mondo per la vision e la strategia aziendale.

L’autore osserva il nostro tempo e commenta: “Compriamo con i soldi che non si sono guadagnati cose di cui non abbiamo bisogno per fare una buona impressione – che non durerà – a persone di cui non ci importa nulla”.

Spesso più si ha un ruolo importante in azienda (o anche se si è l’imprenditore) e più è difficile trovare persone che ti dicano la verità, bambini che “osino” gridare: ‘Il re è nudo!’, frase celebre della fiaba.

In questo libro spiega come le nostre scelte non siano esclusivamente razionali, nemmeno quelle che pensiamo lo siano molto, e anche come riuscire a ridurre in modo significativo le nostre scelte sbagliate.

“Il vicolo cieco. Il piccolo libro che vi insegna a comprendere se insistere o rinunciare” di Seth Godin.

“L’arte della felicità”.
Un invito a vivere le emozioni, a sentirle e a trovare il modo di generare nuove motivazioni e nuovi orizzonti.

“Open” di Andre Agassi.
Ognuno di noi ha nel proprio lavoro, giornate no, in cui vorrebbe mollare tutto e aprire un barino sulla spiaggia.

“La raccontadina” di Francesca Pachetti.
Le cose vanno bene e poi vanno male. Tornano ad andare bene e poi ad andare male. È normale, si sa.

K. impiegato bancario, pragmatico e razionale. Un giorno due funzionari del governo lo dichiarano in arresto, senza però informarlo dell’accusa.

“Se incontri il Buddha per la strada uccidilo” è un libro di Kopp del 1972. Superare il mito del maestro, del guru, del sacerdote, del terapeuta.

“La fine del lavoro”, un saggio pubblicato nel 1995 da Jeremy Rifkin. Emerge la necessità di ridurre l’orario di lavoro al fine di dare lavoro a più persone possibile.

“La Rana e lo Scorpione” è una favola attribuita a Esopo e fa parte delle Favole morali. Ma dietro una favola c’è sempre molto di più

Per Goleman la prerogativa della leadership è di natura emozionale ed è orientata a influenzare gli altri per uno scopo finale in comune.

La ricerca di sé, l’inquietudine spirituale, la ricerca della propria strada verso la saggezza.

Ve lo consiglio se volete analizzare organizzazioni, aziende e clima in generale. Perché? Leggete la mia recensione

“Intelligenza sociale” di Goleman.
Goleman distingue due capacità: la consapevolezza sociale e l’abilità sociale. Nella recensione, la spiegazione

“Guida all’ uso delle parole” di Tullio De Mauro.
I 4 motivi principali, per cui questo libro si deve avere. Leggi la recensione

“Il metodo Ikigai”. La vita è un cerchio, non una scala.
Ikigai ovvero la nostra ragione di vita.
Nella recensione, segnalo alcuni spunti di riflessione inerenti alla lettura.

“Moby Dick” di Herman Melville. Ci sono diverse tematiche affrontate (e parti anche parecchio crude). Un classico da qui trarre diversi spunti.

“Ciascuno è perfetto: l’arte di star bene con se stessi” di Morelli. Un libro che scorre, qualcosa di fruibile senza grandi pesantezze.

Inconsapevolmente la nostra vita è fatta di abitudini. E quale momento migliore di questo per riflettere su quali siano?

Una fragilità che permette di vedere la bellezza delle piccole cose e di avvicinarsi all’infinito, con meraviglia.

Forse il romanzo distopico per eccellenza.
Ci sono 3 motivi per cui questo libro risulta illuminante e fondamentale per accrescere le competenze trasversali. Li trovi leggendo la mia recensione.

Libro e film per scavare in quello che è il viaggio più bello da fare: noi stessi. Fatto di sfide, difficoltà, gioie improvvise, affetti, sconfitte e vittorie, condivisione.

“Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene”.

“Il segreto della domanda”, saggio filosofico di Umberto Galimberti. E voi sapete fare e farvi le domande giuste?

Viaggiare non significa solo aggiungere chilometri, ma predisporre la mente alla vita, all’altro da me.

“Solo la crisi ci può salvare” di Ermani e Strozzi. La crisi può salvarci, perché può scuoterci, rivedere i tempi (il tempo) e portarci verso una ricerca interiore.

“L’arte di saper ascoltare” di Plutarco.
Quello che tra l’altro dovrebbe essere alla base della selezione del personale.

“Modernità liquida” di Bauman. La modernità liquida, per dirla con le parole del sociologo polacco, è “la convinzione che il cambiamento è l’unica cosa permanente e che l’incertezza è l’unica certezza”.
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