Buoni propositi per il nuovo anno: qualche spunto di riflessione

A me non ha mai entusiasmato il Capodanno.
Nemmeno il primo di gennaio, ma se ci penso bene nemmeno la Pasquetta, nemmeno i sabati sera fatti per forza che ci si deve per forza divertire.
Quei giorni in cui si deve fare qualcosa per forza e ci si deve divertire per forza; però sta di fatto che sono e restano giorni di calendario importanti.
Importanti anche perché un po’ come succede a settembre dopo le vacanze estive, viene da tracciare una linea immaginaria di dove siamo arrivati e di dove vogliamo andare: la famosa lista di buoni propositi.

E allora questa lista di buoni propositi è in realtà un momento molto bello che a volte mette anche un pochino di ansia però se lo si vive con il giusto approccio, diventa una cosa molto bella. Diventa quel momento in cui ci diciamo “Ma cosa voglio fare io nel prossimo anno?” “Cosa mi piacerebbe davvero fare e cosa voglio realizzare?”.

Ci sono alcune cose che mi piacerebbe darvi come indicazioni per questa lista di buoni propositi.
Ognuno chiaramente ha i suoi ma voglio condividere alcuni spunti quantomeno di riflessione, per andare a concentrarvi un po’ su quelle che possono essere i vostri desideri e le vostre ambizioni, quello che vi porta al vostro concetto di successo.
Concetto di cui abbiamo parlato in GLOSSE SPARSE in diversi video e che afferisce a quello che per noi è importante e non per forza a ciò che ci viene trasmesso come concetto di successo universale dai vari media.

Ecco i miei spunti di riflessione per voi:

Partiamo da un’altra cosa di cui abbiamo parlato tantissimo sempre in GLOSSE ma anche nel PREGEVOLE PODCAST: la linea di minor resistenza e il proprio Ikigai.

 

  1. Quindi partire da quello che realmente sentiamo di poter dare nel mondo e quello che è il nostro posto nel mondo e di poter realizzare sapendo innanzi tutto non tanto che cosa vogliamo fare, ma chi vogliamo essere e questo secondo me all’interno delle nostre liste dei buoni propositi può fare davvero la differenza.
  2. La seconda cosa che mi viene in mente di suggerirci in questo mondo così pieno di cose, è il concetto di minimizzare le cose che fanno parte del nostro contesto, quindi un po’ meno, togliere e non aggiungere.
    Questa sorta di “di più” da cui siamo un po’ travolti: sempre tante cose, troppe cose, sempre più costose, sempre più grandi, sempre più pieni.
    Quindi togliere un po’, fare spazio anche nelle nostre case, nei nostri ambienti; mi riferisco agli oggetti, ma mi riferisco anche a volte a quelle relazioni che non sono più positive per noi, o addirittura tossiche.
  3. Mi auguro tanto per voi (e anche per me) di poter ricominciare a viaggiare perché se non si viaggia non ci si apre la testa, è inutile. Viaggiare porta davvero alla scoperta di nuove cose fuori da noi, ma anche dentro di noi e quindi mi auguro tantissimo che ognuno di noi possa mettere nella propria lista quella di scoprire nuove terre. No, non mi riferisco solo a viaggi importanti, lontani e costosi. I viaggi possono essere anche qualcosa che ha a che fare con il visitare cose vicine a noi, che non abbiamo mai visto e che comportano anche magari spese non eccessive.
  4. Coltivare le relazioni che per noi sono davvero importanti: si torna un po’ al punto 2. Concentrarsi su quelli che sono gli affetti, le relazioni importanti anche da un punto di vista professionale e provare a togliere quello che poi di fatto ci fa rientrare in quella spirale del sentirci sempre affogati dalla mancanza di tempo.
  5. Proviamo nel 2021 a fare dei piccoli passi per uscire dalla nostra zona di comfort e quindi provare a sperimentarsi nel cambiamento di alcune cose che per noi non sono più funzionali.

Vi auguro una buona fine e un buon principio.
Vi auguro davvero il meglio e soprattutto di realizzare quello che avete di più caro dentro di voi e di essere realmente quello che volete davvero essere.